Trapianto precoce di cellule emopoietiche da donatore fratello in adulti con leucemia mieloide acuta in prima remissione con strategia adattata all'età
Lo studio di fase di 3 LAM2001, che ha coinvolto 832 pazienti con leucemia mieloide acuta ( età media: 46 anni ) ha proposto l'allotrapianto di cellule emopoietiche da fratello HLA-identico per tutti i pazienti con un donatore identificato.
Lo studio ha confrontato il condizionamento a ridotta intensità ( RIC ) per i pazienti di età superiore ai 50 anni ( n=47 ) e il condizionamento mieloablativo per i pazienti più giovani ( n=117 ).
Il trapianto di cellule emopoietiche del midollo osseo è stato eseguito nei pazienti più giovani, mentre quelli più adulti hanno ricevuto un ciclo di consolidamento, seguito da un allotrapianto dal sangue periferico con condizionamento a ridotta intensità.
L'incidenza di graft versus host disease ( GVHD ) acuta di grado II-IV è stata del 51.9% e del 11.3% dopo mieloablazione o condizionamento a ridotta intensità, rispettivamente ( P minore di 0.0001 ) e quella di graft versus host disease cronica del 45.8% e 41.7% ( p non-significativo; n=NS ).
L'incidenza cumulativa di mortalità senza recidiva a 108 mesi è stata del 15.8% per la procedura mieloablativa e del 6.5% per il condizionamento a ridotta intensità ( p=NS ).
La sopravvivenza globale a 108 mesi è stata del 63.4% e del 65.8%, rispettivamente, dopo intervento mieloablativo o condizionamento a ridotta intensità ( p=NS ).
L'allotrapianto emopoietico di cellule staminali del sangue periferico con condizionamento a ridotta intensità è prospetticamente eseguibile nei pazienti di età compresa tra 51 e 60 anni senza eccesso di mortalità da recidiva o non da recidiva, ed è confrontabile favorevolmente con l'allotrapianto mieloablativo dal midollo proposto ai pazienti più giovani. ( Xagena2012 )
Lioure B et al, Blood 2012; 119: 2943-2948
Emo2012